F. Morenzoni: Sur les routes des Alpes

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Title
Sur les routes des Alpes. Religieux, marchands et animaux dans la Suisse occidentale (XIIe –XVe siècles)


Editor(s)
Morenzoni, Franco
Series
Culture et Société médiévales
Published
Turnhout 2019: Brepols Publishers
by
Delucchi-Di Marco Monica

Franco Morenzoni è stato professore ordinario di storia medievale all’Università di Ginevra fino al 2019. Questo volume è stato voluto e curato da suoi ex studenti e poi colleghi del Dipartimento di storia, che per marcarne la partenza hanno selezionato diciannove saggi, frutto di ricerche trentennali svolte negli archivi di Vallese, Savoia, Alta Savoia e Torino alla ricerca di fonti utili per indagare sulla storia dell’arco alpino occidentale fra il XIII e il XV secolo, in un’area geografica corrispondente ai territori savoiardi oggi parte delle Svizzera Romanda.

La raccolta è suddivisa in quattro sezioni tematiche, che rimandano alle specialità di Morenzoni: l’inquadramento religioso dei fedeli; gli scambi e gli ambienti naturali del mondo alpino; le vie alpine del commercio europeo; la storia del denaro. Ogni sezione è introdotta da una prefazione scritta da uno storico. Il volume si conclude con l’indice dei nomi di persona e un apparato bibliografico che evidenziano la finalità scientifica di quest’operazione: mettere in rilievo piste poco esplorate per rilanciare la ricerca in ambiti ancora oggi mancanti di una sintesi generale.

La prima sezione delinea importanti aspetti della storia religiosa della Svizzera occidentale e dell’influsso della fede su individui e società: l’organizzazione ecclesiastica del territorio in diocesi e parrocchie ha creato le comunità in cui si sono costruiti i legami sociali e le risposte alle difficoltà che tanto interessano all’autore. La stagione degli statuti sinodali, aperta nel 1215 dal Concilio Laterano IV, con il suo carattere normativo esercita un forte impatto sulla vita quotidiana dei fedeli, visibile nella lotta ai matrimoni clandestini, nelle liste con i nomi dei confessati durante la Quaresima e nel divieto di dare sepoltura ecclesiastica a chi non vi figura, nel controllo dell’attività dei frati questuanti, fonte di scandali e abusi, nell’interdizione alle autorità civili di sedere in giudizio nelle chiese e nei cimiteri, nella tendenza ad affidare la catechesi agli ordini mendicanti, in genere più istruiti dei curati.

L’indagine negli archivi ha permesso tuttavia a Morenzoni di dare le corrette sfumature al pregiudizio di un clero parrocchiale ignorante e inadeguato, mettendo in luce esempi di curati virtuosi: fra questi il parroco autodidatta di Ceyzérieu, Claude Pirusset, che verso il 1426 copiò ad uso personale la Legenda aurea di Jacopo da Varazze, annotando le parti che ne avevano stimolato le preoccupazioni religiose e gli interessi per i rituali, la simbologia dei gesti, l’esotico, il meraviglioso e il mostruoso, e aggiungendo al codice cinque prediche del frate mendicante Vincent Ferrier, transitato per Ginevra nel 1403. Il ruolo dei predicatori è sviluppato nell’ultimo saggio della sezione, che ne evidenzia l’influenza sui costumi morali della società: i sermoni di Ferrier contro l’adulterio e il concubinaggio convinsero le autorità ginevrine a punirli con la fustigazione pubblica. Lo studio della predicazione mette in luce le paure della società di quel tempo, ad esempio per il Giudizio finale, ma anche i suoi rapporti con il potere locale: pagandoli molto bene, il Comune cercava di assicurarsi i migliori predicatori. Talvolta i sermoni erano causa di disordini: le parole ostili pronunciate nel 1461 da un francescano provocarono aggressioni e saccheggi nel quartiere ebraico, costringendo gli ebrei a rifugiarsi nella casa comunale.

La seconda sezione si occupa delle basi materiali della società medievale ed è dedicata agli scambi e agli ambienti naturali del mondo alpino: la storia sociale, onnipresente nella ricerca di Morenzoni, si apre ad ambiti poco esplorati, come la storia dei viaggi dal Vallese, indagata negli aspetti pratici registrati nelle fonti amministrative, quali gli itinerari, i mezzi di trasporto, i tempi di percorrenza, i costi e gli imprevisti di una società medievale tutt’altro che sedentaria, come dimostra la presenza di mercanti e prestatori di denaro lombardi e piemontesi installati lungo le vie di transito o integrati nel tessuto sociale delle città vallesane che mantennero persistenti legami col luogo d’origine. Lo studioso affronta poi per il Vallese la storia dei prezzi dei beni di consumo fondamentali, come i cereali e le fave, condotta sul lungo arco temporale (1270-1450) facendo capo ai conti delle castellanie, fonti problematiche per l’incompletezza e per il carattere composito, che portano tuttavia a interessanti considerazioni sulle cause dei rialzi e dei cali e sui loro effetti sociali. Per dare senso alla ricerca sui prezzi nel comprendere le condizioni di vita, Morenzoni li compara ai salari. La fotografia che ne esce è quella di un ambiente fragile e di una società in costante bilico nel rapporto tra produzione e pressione demografica, in cui catastrofi come le ondate di peste fungono da regolatori demografici capaci di assorbire gli effetti negativi dei cattivi raccolti. I saggi dedicati alla storia di orsi e falchi stimolano a esplorare piste inedite che indagano sulla percezione che gli uomini avevano degli animali selvatici, sulle modalità di caccia, cattura e addestramento, sui diritti signorili e sugli obblighi comunitari. Il lavoro sui cavalli ne ha confermato l’importanza anche all’interno della società vallesana, individuando nei suoi mercati e nelle fiere i centri di distribuzione situati lungo tratte a vocazione internazionale.

Nella terza parte, dedicata agli assi commerciali delle Alpi occidentali, esaminando una mole di documenti in parte inediti costituita dalla contabilità di dazieri e castellani, Morenzoni ha messo in evidenza complesse dinamiche commerciali sviluppatesi su due secoli tesi tra fasi di sviluppo, instabilità, regresso e crollo. L’analisi dei flussi di merci condotta sugli 81 rotoli contenenti i conti del pedaggio di Saint-Maurice d’Agaune tra 1281 e 1450 è accompagnata da grafici e tabelle e da un invito alla prudenza nella gestione della difficile scienza della statistica. Il quadro che ne risulta tocca ambiti di storia economica, sociale, politica, demografica e culturale, aprendo alle contaminazioni tra grandi mercanti e realtà locale. I forti flussi internazionali di drappi, lane, fustagni, ferro, pelli, cavalli, spezie e altre merci, benché siano durati soltanto pochi decenni, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, hanno modificato la fisionomia della regione vallesana, con l’istituzione di fiere e mercati, la diffusione dell’uso del denaro, l’insediamento di mercanti stranieri e di attività specializzate come quella dei prestatori di denaro.

L’ultima sezione tratta tematiche legate alla storia del denaro, dalla fabbricazione al suo ruolo economico e sociale, dando spazio alle politiche monetarie dei principi, alle modalità del prestito e alle figure di banchieri e uomini d’affari impegnati in attività finanziarie. Il saggio dedicato all’inventario post mortem di Bacinodus Tracho permette a Morenzoni di penetrare nella vita quotidiana di un mercante lombardo trasferitosi a Sion, descrivendo in modo vivido l’ambiente domestico in cui visse, le ricchezze e le riserve di cibo che accumulò.

I saggi sono accompagnati da tabelle, carte, grafici, e dalla trascrizione di documenti inediti. Capace di passare «dal granaio alla cantina» (sono le efficaci parole di François Walter), Morenzoni analizza in modo certosino e critico le fonti, da cui ricava dati e ipotesi cercandoli fin dentro le parole e i segni, come nel caso del codice di Claude Pirusset. Il suo metodo innesta la temporalità dei piccoli eventi quotidiani sulle strutture di ampio respiro con un approccio quantitativo (lo dimostrano l’importanza data alle cifre e l’accuratezza nell’analisi statistica dei dati) e multidisciplinare. Le sue conclusioni sono in realtà concrete piste d’indagine, ipotesi rilanciate con grande chiarezza per stimolare in altri studiosi la ricerca e l’approfondimento.

Unico appunto, non imputabile all’autore: il prezzo poco democratico del volume.

Zitierweise:
Delucchi-Di Marco, Monica: Rezension zu: Morenzoni, Franco (Hrsg.): Sur les routes des Alpes. Religieux, marchands et animaux dans la Suisse occidentale (XIIe –XVe siècles). Turnhout 2019. Zuerst erschienen in: Archivio Storico Ticinese, 2020, Vol. 168, pagine 172-173.

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Archivio Storico Ticinese, 2020, Vol. 168, pagine 172-173.

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